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ECCO IL SEGRETO PER NON MOLLARE E RAGGIUNGERE IL TUO OBIETTIVO

Domenica scorsa, a quest’ora, Juri Ragnoli (campione di MTB della Scott Racing Team) aveva appena concluso il suo TENTATIVO DI DOPPIO EVERESTING sul Guglielmo, noto monte del territorio bresciano.

Iniziato a pedalare alle 10.00 di sabato mattina, Juri Ragnoli si fermerà soltanto alle 10.30 di domenica dopo 10 volte di su e giù, 12738 mt di dislivello positivo, 232 Km e tanta soddisfazione.

 

A questo link puoi vedere il video che riassume l’impresa di Juri Ragnoli  https://www.youtube.com/watch?v=mU9o3sYo3UQ)

 

A seguito di questa impresa tante sono le domande che gli sono arrivate dai suoi fans e alcune di queste, in particolare, mi hanno ispirata a scrivere questo articolo.

Al di là della preparazione fisica e dell’integrazione adottate da Juri, infatti, ad aver interessato il pubblico è stata anche la sua preparazione mentale a questo evento, ed è proprio una riflessione circa il suo atteggiamento mentale che voglio condividere con voi oggi.

 

C’è stato un momento in cui ti sei chiesto ma chi me l’ha fatto fare?”

“Hai mai pensato di mollare?”

“A cosa pensavi?”

 

In tanti hanno posto a Juri queste domande... ma, prima di rispondere, leggiamole attentamente: cos’hanno in comune?

In comune hanno un PRESUPPOSTO DI BASE, ovvero la convinzione che durante un’impresa del genere l’atleta debba “combattere” con la propria mente per mettere a tacere i pensieri che lo spingono a rinunciare.

 

SBAGLIATO! E ce lo conferma proprio Juri Ragnoli.

 

Infatti, durante la brutta crisi che lo ha colto poco prima che arrivasse la notte, i dolori di stomaco, la stanchezza, la fatica, il caldo torrido e il freddo penetrante, i suoi pensieri non sono mai stati, neanche per un istante, attraversati dal dubbio “mollo/non mollo” piuttosto erano focalizzati sul COME ANDARE AVANTI, vista la “brutta piega” presa dalla situazione venutasi a creare a seguito degli sbalzi di temperatura che gli hanno messo KO lo stomaco.

 

“Cosa posso fare, ora, per mettermi nelle condizioni di raggiungere il mio obiettivo?” questo è stato il pensiero che ha accompagnato Juri nei momenti più difficili di questa impresa.

 

Questa è la risposta alle 3 domande di cui sopra: un atteggiamento mentale che, dal momento in cui ci si pone un obiettivo (e soprattutto si ha ben chiaro in testa IL PERCHÉ lo si vuole raggiungere) non contempla affatto la possibilità di rinunciare.

 

A questo punto immagino già i commenti di alcuni lettori: “Certo, lui è Ragnoli. È facile per i campioni pensarla così, ma io sono un comune mortale”.

SBAGLIATO!

Ecco un altro PRESUPPOSTO DI BASE DA SFATARE!

 

Questo atteggiamento mentale non è cosa esclusiva per i campioni, o per gli atleti molto allenati o per quelli che vincono tutte le gare!

Anzi, io sono convinta che ciascuno di voi lettori ha sperimentato almeno una volta questo atteggiamento mentale! Magari non nell’ambito sportivo ma in qualche altro aspetto della propria vita sicuramente sì!

 

PENSACI UN ATTIMO!

 

Premi il tasto “RESTART” della tua mente e ripercorri velocemente la tua vita fino a trovare, fra i tuoi ricordi, quella volta che ti sei posto un obiettivo (personale, professionale, sportivo, uno qualsiasi) e, al di là che tu l’abbia raggiunto o meno, ricordi che per nessuna ragione al mondo ci avresti mai rinunciato.

Non importa quanto era difficile, non conta quanti sacrifici hai dovuto fare, avevi un PERCHÉ così forte, ci tenevi così tanto, che la possibilità di rinunciare a provarci non l’avevi proprio presa in considerazione.

 

 

Ecco, se nella tua mente hai trovato anche solo un ricordo di questa esperienza… bhe, allora hai la dimostrazione che questo atteggiamento mentale è già da qualche parte dentro di te e se non riesci a tirarlo fuori nell’ambito sportivo la domanda che ti devi fare è: “QUAL È IL MIO PERCHÉ?”, ovvero, COSA TI SPINGE a tentare di raggiungere l’obiettivo che ti sei posto?

POSSIAMO COSÌ RIASSUMERE I PUNTI SALIENTI DI QUESTO ATTEGGIAMENTO MENTALE:

Quando il tuo PERCHÉ è ABBASTANZA FORTE:

Ø  la tua mente non verrà mai attraversata dal dubbio di rinunciare;

Ø  cercherai soluzioni per andare avanti e non scuse per giustificare la resa;

Ø  vedrai i sacrifici e le difficoltà come parte integrante del percorso e non come scocciature e contrattempi;

Ø  troverai piacere e gratificazione in ogni piccola azione svolta al fine di raggiungere il tuo obiettivo;

 

Quando un atleta viene da me, per prepararsi a gestire anche mentalmente gli obiettivi importanti della stagione agonistica, non ci limitiamo alla DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI bensì indaghiamo anche il PERCHÉ vuole raggiungerli, quale significato hanno per lui e cosa è disposto a fare/rinunciare per raggiungerli.

 

Nella mia attività professionale, infatti, ho potuto constatare che spesso gli atleti, soprattutto di livello amatoriale, non prestano la giusta attenzione alla definizione degli obiettivi che di frequente vengono formulati in modo generico, frettoloso e sulla spinta dell’entusiasmo iniziale, ovvero quando i sacrifici e le possibili difficoltà sono ancora ben lontane.

 

IL RISULTATO?

Quando le difficoltà arrivano la motivazione vacilla e la testa invita a tirarsi indietro.

 

Guardati dentro e cerca di comprendere il tuo PERCHÉ.

La risposta a questa domanda rappresenta, infatti, la base del tuo atteggiamento mentale!

Puoi imparare ad utilizzare tutte le tecniche di mental training del pianeta, puoi leggere tutti i libri di psicologia dello sport che trovi in biblioteca ma se non hai ben chiaro COSA STA DIETRO AL TUO OBIETTIVO la mente ti spingerà sempre a rinunciare.

 

 

... e se volessi apprendere degli "strumenti" utili a comprendere il tuo PERCHÉ, non esitare a contattarmi!

Trovi i miei riferimenti nella sezione CONTATTI.

 

Dott.ssa Claudia Maffi