3 CONSIGLI PER UN SERENO RAPPORTO CON IL CIBO

1-     DIVENTA CONSAPEVOLE DELLE TUE ABITUDINI E AUTOMATISMI

 

A questo link https://www.claudiamaffi.it/2021/09/16/abbuffate-no-grazie/ trovi le linee guida per compilare un diario alimentare e alcune domande stimolo che ti permetteranno di osservarti mentre mangi per acquisire consapevolezza riguardo all’atteggiamento mentale (pensieri/emozioni) che ti accompagnano durante i pasti, come scegli i cibi e come mangi.

 

Se vivi il tuo rapporto con il cibo in modo conflittuale, questo è il primo passo per capire cosa lo rende conflittuale e ti impedisce di nutrirti serenamente, a cuor leggero.

 

2-     MANGIA CON I 5 SENSI

 

La frenesia della vita quotidiana ci porta a mangiare in modo rapido e, spesso, distratto.

Quante volte, mentre mangi, pensi ad altro? All’impegno di lavoro successivo, oppure a come organizzare il resto della tua giornata? O magari ti immergi nelle immagini e storie di Instagram e Facebook?

 

Pensare ad altro, mentre stiamo mangiando, ci porta a mangiare velocemente, con voracità, senza darci il tempo di avvertire il senso di sazietà e, soprattutto, questa cattiva abitudine ci impedisce di vivere l’esperienza del mangiare in un modo completamente gratificante.

 

Per contrastare questa abitudine ti consiglio di vivere il momento del pasto utilizzando tutti i tuoi 5 sensi: prima di mangiare con la bocca il pasto che hai davanti, mangialo con gli occhi (osservalo), mangialo con il naso (odora il suo profumo), mangialo con le orecchie (ascolta il rumore che fa quando lo mangi), mangialo con le mani (soffermati sulla sua consistenza, sulle sensazioni che ti dà).

 

A volte sono proprio i nostri sensi a guidarci nella scelta del cibo, per approfondire questo aspetto ti invito a leggere questo articolo: https://www.claudiamaffi.it/2022/01/02/i-9-tipi-di-fame/ .

In questo modo il tuo pasto durerà di più, l’esperienza del mangiare sarà più gratificante e, chissà, magari non sentirai neanche il bisogno di finire tutto il piatto che hai davanti.

 

3-     IMPARA A DISTINGUERE LA FAME FISIOLOGICA DALLA FAME DEL CUORE E DELLA MENTE.

 

Il disagio che deriva dall’ansia, dalla tristezza, dalla noia o dalla stanchezza può essere confuso con la FAME, così a volte si tenta di rispondere a queste forme di disagio attraverso il cibo con il risultato che forse, almeno temporaneamente, troverai sollievo dal disagio ma nel giro di poco questo si ripresenterà con l’annesso senso di colpa per aver “sgarrato” con il cibo.

 

In questi casi, prima di ricorrere all’aiuto del cibo, domandati se hai davvero fame oppure se è di altro che avresti bisogno in quel momento, se ci sono altre soluzioni alternative che possono aiutarti ad alleviare il disagio (riposare se sei stanco, oppure fare due passi, se sei in ansia potresti scrivere i tuoi pensieri e sfogarti, parlare con un amico…).

 

Anche in questo caso, compilare il diario alimentare, sarà utile a prendere consapevolezza di cosa ti spinge a cercare del cibo e a individuare soluzioni più adatte a soddisfare la fame della mente o la fame del cuore.

 

Per info su consulenze individuali riguardo la gestione della fame emotiva, o per prendere un appuntamento, scrivimi una mail attraverso la sezione contatti: https://www.claudiamaffi.it/contatti/

Ricevo a distanza tramite Skype oppure in studio, a Brescia (BS).