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Concentrazione, determinazione e gestione della fatica. L'approccio Mentale di Tony Longo

DETERMINAZIONE, CONCENTRAZIONE E GESTIONE DELLA FATICA

Nell’articolo di oggi è Tony Longo (Team Wilier Force squadra corse) a raccontarci il suo personale approccio mentale verso allenamenti e competizioni.

 

Tony, quanto conta la testa nel tuo sport?

Il 70% della prestazione è dato dalla testa.

 

Quali sono, per te, 3 abilità mentali fondamentali per un atleta che pratica mtb?

Determinazione, concentrazione e la capacità di sopportare la fatica, queste per quanto riguarda  la specialità marathon.

Nella specialità cross country, invece, oltre a concentrazione e determinazione ti direi anche

la gestione della partenza: occorre essere già mentalizzati prima dello start sul modo in cui si vuole gestire la partenza;

 

Qual è stata per te, quest’anno, la gara mentalmente più difficile da gestire? Quella per cui hai dovuto ricorrere a tutta la tua forza mentale?

Ti direi la “Dolomiti superbike” perché allora venivo da un periodo di altura, un periodo in cui mi ero preparato per fare un ottimo luglio, e quando in gara ho visto che non ero brillante come credevo e come mi aspettavo è stata dura gestire il resto della gara; già dalla seconda salita ho visto che gli altri avevano un altro ritmo rispetto al mio.

 

Hai mai sofferto di ansia pre- gara? come gestisci l’agitazione prima dello start?

No, nella mtb non ho mai sofferto di ansia pre- gara.

Non parlerei di gestione dell’“agitazione” nel pre- gara  ma parlerei piuttosto di concentrazione verso l’obiettivo della gara.

 

Le settimane prima di una competizione è ovvio che ci penso ma nel senso che cerco di mentalizzarmi sulla gara, cioè  penso a come affrontare il percorso, ai miei punti deboli e punti forti e negli allenamenti, durante la settimana, cerco di trarre gli aspetti positivi dalle sensazioni che provo mentre mi alleno, da come mi sento in bici.

 

Il segreto per gestire il pre- gara secondo me, ed è un aspetto che devo migliorare, è pensare a ciò che è stato fatto negli allenamenti e nelle settimane prima per arrivare pronti alla competizione e imparare a pensare meno agli avversari ma pensare di più a  come gestire la propria gara, pensieri come “quello mi staccherà in partenza…” non aiutano.

 

 

Tony Longo sottolinea l’importanza di focalizzare l’attenzione su come gestire la propria prestazione anziché fantasticare o rimuginare sullo stato di forma e sui punti di forza degli avversari.

 

Inoltre, ci ricorda Tony Longo, “Mentalizzare” una gara dall’inizio della settimana non significa iniziare a preoccuparsi con anticipo, bensì “mentalizzare” significa “prepararsi mentalmente” ovvero iniziare a vedersi nella propria mente nell’atto di affrontare i punti critici del percorso, immaginarsi a gestire situazioni avverse, difficoltà ed imprevisti già pensando a come reagire per affrontarle: in questo senso pensare alla gara diventa un lavoro mentale produttivo in vista dell’obiettivo.

 

Hai qualche abitudine particolare che ripeti ad ogni pre- gara perché ti aiuta a trovare concentrazione o perchè ti da’ sicurezza?

Negli ultimi anni sono diventato metodico e se vado fuori dalla mia routine salto di testa; Sono molto organizzato e non voglio distrazioni, però mi rendo conto che è si importante essere organizzati tuttavia con la consapevolezza che non è la virgola che fa cambiare la prestazione, bisogna essere mentalmente più elastici in questo.

 

Quali sono le distrazioni che ti concedi nel corso della stagione agonistica per recuperare energia mentale? Per riposarti anche mentalmente oltrechè fisicamente?

Un uscita con gli amici,  un pasto un po’ diverso come una pizza con i miei cari la domenica dopo la gara.

 

C’è stata, nella tua carriera, una gara che hai “perso” perché non hai saputo usare bene la testa?

È successo parecchie volte, non te ne direi una in particolare.

 

Di competizioni in cui dopo, quando analizzo la gara, penso che sono arrivato lì  facendo del mio meglio e poi me la sono giocata perché mentalmente non sono stato in grado di gestire la gara si ce ne sono state diverse, anche quando facevo gare di cross country mi è capitato.

Quest’anno un infortunio in allenamento, a pochi giorni dal campionato italiano, ti ha impedito di correre per provare a conquistare il tricolore, come hai gestito mentalmente i giorni successivi al tuo infortunio?

È stato molto difficile per me dal punto di vista mentale affrontare questa situazione perché l’italiano era nella mia regione, il percorso era adatto a me, avevo sempre fatto belle gare su quel percorso e mi allenavo pensando a quell’evento.

 

I primi giorni dopo l’infortunio sono stati difficili, soprattutto la domenica sera del campionato italiano quando ho visto i risultati inerenti la gara; poi accade che un atleta si capacita della situazione, ho pensato che questo è il nostro sport e stavolta  è successo a me, da lì ho iniziato a  guardare avanti, alle ultime gare della stagione.

 

È molto utile in queste situazioni darsi degli obiettivi step by step, man mano che la riabilitazione procedeva pensavo “dai che tra 10 giorni sono sui rulli” e poi “dai che fra 3 mesi torno a fare mtb”.

 

Un ultima domanda, quanto conta il clima interno al team per te? E quali bisogni deve soddisfare il team per un atleta?

Il team è fondamentale, nonostante la mtb sia uno sport individuale.

Conta tanto avere in squadra un clima disteso, allegria e tranquillità; Io chiedo al mio team di poter dire la mia sulla gestione del calendario e la  tranquillità nel pre gara.

 

 

Ringraziamo Tony per l’intervista augurandogli un buon rientro sui campi gara.

 

Dott.ssa Claudia Maffi (psicologa dello sport)