La ventiduenne bergamasca Michela Moioli si è aggiudicata l’oro nello snowboard cross in queste olimpiadi invernali 2018 e torna dalla Corea del Sud con la soddisfazione di avere realizzato un sogno.
Tuttavia nonostante la determinazione con cui la Moioli ha affrontato la preparazione in vista di un appuntamento così importante per la sua carriera agonistica, la giovane atleta racconta alla stampa una vigilia pre- gara inizialmente ben poco tranquilla.
“Avevo visto la gara degli uomini e avevo avuto paura: ieri sera ho pianto” queste le parole della Moioli riportate dal corriere.it “…poi sotto la doccia mi sono fatta un discorso auto-motivante, sono stata a cena con la mia famiglia e ho dormito serena. E oggi è stato tutto perfetto.”
La cura dell’atteggiamento mentale i giorni antecedenti alla gara è fondamentale per gli atleti e la Moioli sapeva esattamente cosa fare per placare quella paura che, il giorno prima della prova olimpica, fece capolino nel suo animo.
Saper gestire il proprio dialogo interiore ed imparare ad auto- motivarsi è un’ abilità mentale che richiede allenamento e rappresenta una tecnica efficace per prevenire e gestire l’ansia del pre- gara.
Anche l’atleta Sofia Goggia, oro olimpico in discesa in queste olimpiadi, in un’intervista pubblicata sulla gazzetta.it fa specifico riferimento alla sua gestione mentale in gara: “ero concentrata su me stessa e sulle poche, essenziali cose che avrei dovuto fare per essere al meglio. Non era questione di medaglie o di vincere, volevo fare la mia discesa con il mio modo di sciare.”
Presentarsi ad una gara con il pensiero fisso di dover fare risultato a tutti i costi, infatti, può facilmente indurre l’atleta a sviluppare una tensione eccessiva e livelli di attivazione troppo elevati per consentire all’ atleta di esprimersi al meglio.
La mente nel pre- gara ha bisogno di serenità, condizione ottenibile focalizzando tutta la propria attenzione sulla gestione della prestazione e non sul risultato o sulla medaglia.
“Nella mia meditazione di ieri ho chiesto a me stessa di stare sulle mie gambe, di fare la mia discesa. Ho cercato di costruire questa gara… c’erano due punti su cui avrei dovuto focalizzare l’attenzione e alcuni punti in cui sapevo che avrei potuto fare la differenza sfruttando le pendenze ed è ciò che ho fatto.”
Per una sciatrice la tecnica dell’Imagery è utile in quanto consente all’atleta di vivere nella propria mente i passaggi di gara in anticipo rafforzando così la percezione di autoefficacia e concentrazione.
L'imagery è una tecnica di mental training che consiste nella ripetizione mentale di un gesto motorio completo del suo corredo di sensazioni cinestesiche e visuo/audio percettive.
L'atleta si vede con l'occhio della mente nell'atto di eseguire una sequenza di azioni e movimenti che compongono il gesto atletico;
attraverso questa tecnica l'atleta si prepara mentalmente e fisicamente ad eseguire la sua performance ed ha così la possibilità di migliorare e allenare sensazioni e percezioni collegate al gesto tecnico tramite un processo mentale.
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“A questa olimpiade non ho sentito pressione, ero molto concentrata sulle cose che dovevo fare… non ho fatto errori, ho pensato solo a fare il meglio e a fare una discesa perfetta.” Afferma ancora Sofia Goggia in un’intervista pubblicata su rainews.it
Due cose hanno in comune Michela Maioli e Sofia Goggia, non solo di aver entrambe realizzato un sogno conquistando un oro olimpico bensì la capacità di avere sviluppato un approccio mentale alla gara caratterizzato da serenità interiore e massima concentrazione sulla performance.
Serenità e concentrazione: due abilità mentali che rappresentano la chiave del successo in ogni prestazione.
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Dott.ssa Claudia Maffi (psicologa dello sport)