CONVINZIONI LIMITANTI O POTENZIANTI? LA QUALITÀ DELLA PERFORMANCE SI DECIDE GIÀ SULLA LINEA DI PARTENZA

Secondo te è possibile individuare, già in griglia di partenza, chi dei corridori presenti si giocherà di lì a poco la vittoria in gara?

 

L’espressione del viso, lo sguardo determinato oppure impaurito e teso, ma anche la postura rigida, pronta o rilassata posso dire tanto circa il livello di attivazione dell’atleta che si trova in griglia di partenza.

 

Molti sono i segnali non-verbali che, da spettatori, possiamo carpire e provare ad interpretare tuttavia il vero atteggiamento mentale con cui il corridore si approccia alla gara resta invisibile ad occhi esterni.

 

DALLE CONVINZIONI ALLA PERFORMANCE

 

Tony Robbins, uno dei massimi esperti in Programmazione Neurolinguistica, tempo fa pronunciò una grande quanto semplice verità: “Non potrai mai raggiungere risultati superiori alle tue convinzioni su di te.”

 

Quel che è certo è che le convinzioni su di sé che un atleta si porta sulla linea di partenza, nel bene o nel male, eserciteranno un’influenza sulla qualità della sua performance.

 

Il biker sulla linea di partenza che, guardandosi attorno fra i corridori avversari, inizi a pensare di avere poche possibilità di fare una bella gara crea nella sua mente una convinzione limitante che, inevitabilmente, finirà per guidare la sua performance verso l’insuccesso.

 

Muhammad Alì diceva “è la ripetizione delle affermazioni che ti porta a crederci. E quella credenza si trasforma poi in una verità profonda e le cose cominciano ad accadere.

 

Il dialogo interiore che accompagna i bikers durante le gare ha effettivamente il potere di creare la realtà e su questo straordinario potere della nostra mente si basano le tecniche di mental training.

 

Attenzione! non sto dicendo che il biker che non si è allenato per mesi, se in griglia di partenza si auto convince che vincerà la gara nella sua categoria, la vincerà poi per davvero.

 

Tuttavia, vero è che tra i corridori più in forma e tecnicamente preparati ad avere la meglio sarà quel corridore che avrà alimentato nella sua mente convinzioni potenzianti, non limitanti, circa le sue possibilità di successo.

 

CONVINZIONI LIMITANTI E RISULTATO IN CLASSIFICA

 

Le convinzioni limitanti o potenzianti non influiscono direttamente sul risultato che, come ben sappiamo, dipende da una serie di fattori anche indipendenti dall’atleta bensì tali convinzioni influiscono positivamente o negativamente sull’espressione di sé nella performance.

 

Da qui le possibilità di ottenere un buono, o meno buono, risultato in classifica.

 

Il biker che crede di farcela in gara darà il massimo.

 

 

Il biker che non ci crede, avrà già perso la gara sulla linea di partenza.

DA DOVE DERIVANO LE CONVINZIONI AUTO-LIMITANTI?

 

Il modo con cui il biker legge la realtà che gli sta attorno, il modo in cui il corridore interpreta le difficoltà e gli ostacoli che incontra lungo il suo percorso, hanno una origine lontana nello sviluppo e formazione dell’atleta.

 

È nella relazione con gli altri (dai compagni ai genitori, amici, il preparatore atletico, il direttore sportivo..) che si creano e si alimentano le convinzioni del corridore circa il proprio talento, le capacità e potenzialità possedute ma anche le convinzioni sui presunti limiti e “punti deboli”.

 

Quando nella mente del biker prevalgono le convinzioni limitanti l’atleta, in genere, prende la cattiva abitudine di parlarsi in modo negativo nel pre, durante e dopo ogni gara andando a confermare in un circolo vizioso le proprie presunte incapacità e difficoltà.

 

All’opposto se il biker sviluppa delle convinzioni positive su di sé come atleta potrà di conseguenza contare su un’autoefficacia elevata che in griglia di partenza, probabilmente, lo farà partire più sicuro dei propri mezzi e determinato ad esprimere una buona performance.

 

CAMBIARE LE PROPRIE CONVINZIONI: UNA TECNICA EFFICACE

 

Cambiare convinzioni radicate da tempo nella mente del biker non è cosa semplice, tuttavia è possibile.

 

Le convinzioni passano dal dialogo interiore che l’atleta esprime con sé stesso, pertanto, allenandosi ogni giorno a modificare il proprio dialogo interiore è possibile anche cambiare le convinzioni limitanti che ne stanno alla base.

 

Ricorda: le parole che escono dalla tua mente sono la guida del tuo corpo.

 

Motivati, riporta l’attenzione sul presente e genera pensieri di fiducia nelle tue capacità: è questa, a lungo andare, la strada per generare convinzioni potenzianti.

 

Ti piacerebbe imparare delle tecniche di mental training per creare delle convinzioni potenzianti? Ti piacerebbe affiancare alla tua preparazione fisica un programma personalizzato di mental training?

 

Per chiedere informazioni o per prenotare una consulenza contattami all’indirizzo mail info@claudiamaffi.it

 

Dott.ssa Claudia Maffi (psicologa dello sport)